Verso il nuovo regolamento sulle indicazioni geografiche dell'Unione europea per vino e bevande spiritose

evento ufficiale

Verso il nuovo regolamento sulle indicazioni geografiche dell'Unione europea per vino e bevande spiritose


Descrizione

L’iniziativa della Commissione europea per la “Revisione dei sistemi delle Indicazioni Geografiche (“IG”) dell’UE per i prodotti agricoli e alimentari, i vini e le bevande spiritose” - avviata nel 2022 nell’ambito del Green Deal e parte integrante della strategia Farm to Fork - ha condotto ad un accordo politico a fine 2023.

Il testo di compromesso finale pubblicato il 21/11/2023 sta compiendo l’iter di approvazione e se ne attende la pubblicazione ed entrata in vigore nel marzo/aprile 2024.

Il nuovo regolamento introduce un sistema unitario ed esaustivo di IG per i prodotti dotati di caratteristiche, attributi o reputazione legati al luogo di produzione, ricomprendendovi vini e bevande spiritose ed andrà a sostituire il Reg. UE 1151/2012, con conseguenti modifiche al Reg. UE 1308/2013 (OCM vino e regimi di qualità nel settore vitivinicolo) e del Reg. UE 2019/787 (bevande spiritose).

Esso mira a rafforzare la posizione dei produttori di IG, attuando una semplificazione burocratica, garantendo tempi certi per l’esame delle richieste di registrazione e modifica dei disciplinari, offrendo nuove opportunità alle IG, e soprattutto a quelle “minori”, e chiarendo il ruolo dell’EUIPO.

UGIVI, da sempre attenta alle novità normative, mira a fornire una disamina dei profili principali della riforma con riguardo al comparto vitivinicolo, da una maggiore protezione, sia a livello internazionale che online, che sarà attuata ex-officio tramite un sistema di geo-blocking e che obbliga gli stati membri a bloccare l’accesso ai contenuti evocativi di un vino, ad un’accresciuta trasparenza verso i consumatori, a partire dall’obbligo di indicare il nome del produttore sulle etichette dei prodotti IG, eliminando così possibili abusi nel riferimento a queste indicazioni.

Il regolamento comporterà anche un rafforzamento del ruolo dei consorzi, che assumeranno nuovi poteri, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti, la programmazione produttiva con piani fino a sei anni, la promozione dell’enoturismo.


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