Presidente Masi Agricola
DiSAA Università di Milano
DiSAA Università di Milano
Gruppo Tecnico Masi -Direttore tecnico
Gruppo Tecnico Masi - Coordinatore generale
evento ufficiale
Descrizione
ATTENZIONE: PER PARTECIPARE A QUESTA DEGUSTAZIONE, PRIMA DI PRENOTARE / ACQUISTARE IL RELATIVO BIGLIETTO, ACCERTARTI DI ESSERE IN POSSESSO DI UN TITOLO D’ACCESSO ALLA MANIFESTAZIONE VINITALY 2024 VALIDO PER IL GIORNO DELLA DEGUSTAZIONE.
“Come è noto, cru è un termine di origine francese: è il participio passato del verbo “croître” che significa “crescere” e denota un vigneto che è cresciuto in una determinata zona e dal quale si ottiene un vino eccellente; per estensione, con la definizione cru si indica il vino stesso prodotto da quel vigneto. A differenza della Francia, in Italia il concetto di cru non ha un valore normativo, ma si usa per indicare il pregio di un particolare vigneto e il prestigio del vino che ne deriva.
Sin dagli anni Cinquanta in Masi siamo stati pionieri nel valorizzare in Italia il concetto di cru, selezionando preziosi vigneti come Campolongo di Torbe, Mezzanella e Mazzano, attraverso approfondite ricerche pedoclimatiche e storiche in Valpolicella Classica.
Tema centrale di questa XXXIV edizione del Seminario Masi al Vinitaly saranno proprio i grandi cru di Amarone, ma tratteremo anche un concetto più ampio che è quello di terroir. Esso si riferisce infatti non solo al terreno su cui è piantato un vigneto ma anche alle connotazioni climatiche che insistono su quella porzione di territorio ed inoltre al fattore umano, con le pratiche vitivinicole, frutto di storia, cultura e tradizione, che conferiscono caratteristiche distintive ai prodotti originari di questo specifico spazio.
Di questi elementi, certamente il fattore umano è quello che tradizionalmente si presta all’introduzione di maggior variabilità, che può essere dettata dai processi di innovazione viticola ed enologica così come dal mutare degli orientamenti dei consumatori.
Il geoclima, che in passato era considerato un elemento sostanzialmente non variabile, ora assume nuove connotazioni di fronte alla “nuova variabilità”, ovvero ai cambiamenti climatici. Sarà questo il terzo tema del nostro Seminario. Analizzeremo come i cambiamenti climatici possano influenzare i terroir e la qualità del vino, con una possibile variazione delle aree di produzione storica, e come l’individuazione stessa dei terroir e delle regioni vocate debba accompagnarsi all’analisi dei modelli climatici. Il tutto, valutando criticità ma soprattutto ricercando strategie di adattamento e nuove opportunità.”
Raffaele Boscain
Responsabile Gruppo Tecnico Masi