Bordeaux: alti, bassi e lezioni per le cantine italiane | Verdicchio Room

Organizzatori

Speakers

Speaker - Claire Dawson
Claire Dawson

Claire Dawson, scozzese di origine, vive a Bordeaux dal 2009, dove ha conseguito un MBA in Luxury Brand Management, Wine & Food. Da oltre 14 anni ricopre ruoli dirigenziali nel settore dei vini pregiati nei principali mercati internazionali (Regno Unito, Europa, Asia e USA). Profondamente appassionata del mondo del vino, Claire possiede una conoscenza approfondita dei Grands Crus di Bordeaux e del commercio vinicolo. Grazie a un’attenta ricerca e analisi del marchio, supporta le cantine nel rafforzare la loro immagine e i loro risultati commerciali, consolidando le relazioni con i clienti esistenti e sviluppando nuove partnership a lungo termine.

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evento ufficiale

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Descrizione

 

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Bordeaux, con una reputazione costruita in secoli di dominio sui mercati internazionali, è un punto di riferimento mondiale per il vino pregiato. Rinomata per i suoi prestigiosi vini, la storia del successo di Bordeaux si intreccia con i risultati storici, in particolare con la sua capacità di posizionarsi come simbolo di lusso e qualità. Questo successo è ancorato a pietre miliari come la Classificazione del 1855, che ha cementato la sua posizione d’élite. Nel corso degli anni, Bordeaux ha mantenuto la propria leadership offrendo una qualità costante, esprimendo le caratteristiche uniche del proprio terroir e adattandosi alle dinamiche commerciali in evoluzione - come l’aumento delle vendite en primeur - e ai mercati emergenti, in particolare quello asiatico.

Tuttavia, l’industria vinicola di Bordeaux deve anche affrontare sfide significative. Il cambiamento climatico ha iniziato ad alterare gli stili enologici tradizionali della regione e l’aumento delle temperature influisce sui profili delle uve per cui Bordeaux è famosa. Allo stesso tempo, Bordeaux fatica a rimanere rilevante per i consumatori più giovani, sempre più attratti da alternative come i vini del Nuovo Mondo. Anche le pressioni finanziarie pesano, in particolare sui piccoli produttori che, spesso, si trovano messi in ombra dal dominio dei grandi châteaux. Inoltre, la dipendenza di Bordeaux da rigidi sistemi di classificazione può talvolta rallentare l’innovazione.

Le aziende vinicole italiane possono trarre preziosi insegnamenti dall’esperienza di Bordeaux. L’equilibrio tra tradizione e innovazione è fondamentale per riuscire a navigare tra le mutevoli preferenze dei consumatori rimanendo fedeli alle proprie radici. Il successo di Bordeaux nello sfruttare la premiumizzazione e la scarsità per suscitare un senso di esclusività offre un modello per le aziende vinicole italiane che vogliono entrare nei mercati del lusso. Inoltre, la capacità di Bordeaux di coltivare la fedeltà al brand nelle regioni emergenti, in particolare attraverso una narrazione coerente e un forte legame con il terroir, sottolinea l’importanza del costruire relazioni durature con i consumatori. Per le aziende vinicole italiane, la chiave di lettura offerta da questa sessione è la necessità di adattare gli insegnamenti di Bordeaux alle proprie strategie al fine di rafforzare il proprio posizionamento nel competitivo mercato globale.


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