Dopo la Laurea nel 1978, Shigeru Hayashi è entrato in Suntory. A partire dal 1982, ha investito quasi 14 anni su due incarichi in Italia, dove si è occupato della gestione di ristoranti a Milano e dell’importazione di prodotti alimentari italiani, vini, ingredienti grezzi per brandy e altre bevande alcoliche. La permanenza in Italia gli ha dato l’opportunità di acquisire una conoscenza più approfondita dei vini italiani e di stabilire legami con i produttori di vino di tutto il Paese. Una volta rientrato in Giappone, si è occupato dell’importazione, della vendita e dell’introduzione di vini italiani sul mercato giapponese.
Nel 1995 è stato il primo giapponese a ottenere il diploma di sommelier AIS. Ha pubblicato 12 libri sulla cultura alimentare italiana che trattano vari argomenti: oltre al vino e al cibo italiano, tra questi compaiono i bar italiani, l’abbinamento dei vini italiani con i piatti giapponesi, lo stile di vita italiano. In particolare, “Saishin Kihon Italian Wain” (Le basi definitive sul vino italiano), un libro pubblicato nel 1996 - 900 pagine, per un peso di circa 1 kg - è ora alla sua quarta edizione e da quasi 30 anni è la bibbia degli studenti di vino italiano in Giappone. È anche autore di saggi e libri di economia.
Per sette anni, a partire dal 2007, è stato presidente di Eataly Giappone, che ha aperto 13 negozi tra Tokyo, Yokohama e Osaka. Oltre a gestire l’importazione e la vendita di un gran numero di prodotti alimentari e vini italiani direttamente dall’Italia, ha organizzato più di 100 seminari sul vino e incontri sul vino ogni anno e ha promosso attività educative legate ai vini e ai cibi italiani. Ancora oggi, compie 6-7 viaggi di lavoro in Italia ogni anno per partecipare a degustazioni ed eventi incentrati sui vini italiani, attività che gli consentono di tenersi sempre aggiornato. In Giappone tiene anche seminari presso grandi magazzini, insegna in masterclass organizzate da associazioni di produttori di vino e partecipa a cene di degustazione. Oggi, in seguito alla pubblicazione di due suoi libri sul vino italiano abbinato a piatti giapponesi, conduce numerosi eventi di degustazione nello sforzo continuo di far conoscere i vini italiani ai ristoranti giapponesi.
Tra i riconoscimenti ricevuti menzioniamo il Premio Internazionale “Caterina De’ Medici”, il Premio Internazionale “Maria Luigia”, il Premio “Ospitalità”, il Premio Letterario Internazionale “Emozioni” ASPI e il Premio “Italian Cuisine World Summit”.
È stato inoltre nominato Cavaliere Onorario del Tartufo e dei Vini d’Alba e Spadarino di Soave.
evento ufficiale
Descrizione
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La sessione esplora il mercato del vino italiano in Giappone, la relativa storia e il posizionamento del vino italiano in Giappone. Verranno delineate le caratteristiche e lo stato attuale del mercato del vino italiano in questo Paese, nonché le differenze con i mercati extraeuropei e di altri Paesi asiatici.
A differenza di ciò che accade in altri Paesi, in Giappone ci sono più di 12.000 eccellenti ristoranti italiani e quasi tutti sono gestiti da giapponesi. Questo è un aspetto molto positivo per il vino italiano; d’altra parte, l’importazione di vino italiano è stata monopolizzata dagli importatori specializzati in questo specifico settore. Per questo motivo, l’espansione delle vendite ai retailer, alle catene di supermercati e ai mercati domestici al di fuori dei ristoranti italiani è rimasta indietro e, di conseguenza, le importazioni hanno subito un rallentamento. La futura strategia di mercato del Giappone deve essere valutata tenendo conto di questa situazione.