5 passi per rimodellare il tuo wine marketing (senza dover clonare il marketing manager)

Nel frenetico mondo del wine marketing moderno, gli addetti ai lavori si trovano a dover gestire una miriade di attività: dalla gestione dei social media alla cura delle relazioni con la stampa, passando per l'organizzazione degli eventi e l'aggiornamento costante dei siti web. In mezzo a tutte queste responsabilità, spesso viene trascurato l'elemento più cruciale: una visione strategica del brand.

Michele Bertuzzo, esperto di marketing nel settore vitivinicolo, ha affrontato questa problematica in una sessione dedicata al wine2wine Business Forum, offrendo cinque suggerimenti per aiutare i wine marketing manager a ritrovare il focus sulla strategia, senza dover essere "clonati" per riuscire a gestire tutto.

L’esplosione dei canali di comunicazione: un'arma a doppio taglio

Negli ultimi 15 anni, il panorama della comunicazione è cambiato radicalmente. Dall’avvento di Facebook, si è arrivati a una proliferazione di piattaforme, influencer e contenuti. Allo stesso tempo, i vecchi strumenti - come la stampa tradizionale - non sono scomparsi, bensì si sono evoluti e potenziati. I professionisti del marketing devono di conseguenza affrontare oggi una mole di lavoro significativamente maggiore rispetto a una decina di anni fa, spesso a scapito della creatività e della differenziazione rispetto alla concorrenza. Per superare queste sfide, è necessario ritornare alle basi.

Cinque azioni per riorganizzare il marketing:

1. Definire la brand identity e il posizionamento: la costruzione di una strategia di marketing vincente per il tuo vino – e non solo – parte da una descrizione chiara della brand identity, che funge da guida per tutte le attività successive. La brand vision deve essere coerente e strategica.
2. Segmentazione delle audience: una corretta segmentazione del pubblico permette di evitare lo spreco di risorse, indirizzando le energie verso i target più rilevanti. Riconoscere la “coda lunga” dei soggetti attivi, e non concentrarsi solo sui top player, offre nuove opportunità di visibilità e successo.

3. Sinergia tra earned e owned Media: la copertura organica (earned media) e i canali di proprietà dell'azienda (owned media), devono lavorare in sinergia e non essere trattati separatamente. La coerenza di visione è essenziale per creare una strategia di comunicazione integrata.

4. Focus sulla collaborazione con gli stakeholder: la collaborazione con giornalisti, opinion leader e influencer è fondamentale per aumentare la visibilità e la reputazione del brand. La creazione di una rete di brand ambassador può favorire una maggiore fidelizzazione del pubblico.

5. Gestione della concorrenza: in un settore competitivo come quello del vino, è necessario bilanciare la concorrenza con un approccio collaborativo. Creare una visione condivisa e mantenere pratiche etiche aiuta non solo a differenziarsi dalla concorrenza, ma anche a proteggere la reputazione a lungo termine del brand.

Solo attraverso un approccio basato su una visione chiara e sulla collaborazione tra media, partner e audience è possibile creare una comunicazione di valore, capace di fare la differenza in un mercato sempre più competitivo.

Chi è Michele Bertuzzo

Michele Bertuzzo, nato a Valdagno nel 1974, si è laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Bologna nel 1999. È sommelier AIS e giornalista pubblicista con esperienza in TV, radio e giornali locali nel campo della divulgazione enogastronomica e valorizzazione delle tipicità territoriali. Nel 2007 ha fondato l'agenzia di comunicazione Studio Cru, di cui è CEO e co-titolare. L'agenzia è specializzata in branding, ufficio stampa (Italia e internazionale), e digital marketing, con circa 50 clienti, prevalentemente nel settore vinicolo, e un team di 19 professionisti.