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Il Futuro del vino: 3 strategie per dominare il mercato vinicolo

Il Futuro del vino: 3 strategie per dominare il mercato vinicolo
wine2wine
7 febbraio 2025

 

 

L'industria vinicola globale sta attraversando una trasformazione: il cambiamento nei comportamenti dei consumatori, la crescente popolarità delle alternative analcoliche e le nuove tendenze culturali stanno rendendo obsoleto l’approccio tradizionale al marketing del vino.

 

Gino Colangelo, fondatore di Colangelo & Partners, e Robert Joseph, associate editor di Meininger’s Wine Business International, approfondiscono le sfide e le opportunità che il settore vinicolo deve affrontare in un mercato in continua evoluzione.

 

 

Un approccio più inclusivo

 

Il settore vinicolo si è a lungo concentrato su categorie tradizionali, ma i dati parlano chiaro: con il 66% degli americani e il 37% dei francesi che non consumano vino, emerge la necessità di una maggiore apertura.

 

Secondo Gino Colangelo e Robert Joseph, il settore deve accogliere l’innovazione e ampliare l’offerta per attrarre consumatori meno esperti. Nuovi “stili” di vino, come quelli aromatizzati alla frutta o affinati in botti di bourbon, non devono essere visti come una minaccia, bensì come un’opportunità per rendere il vino più accessibile e versatile.

 

Inoltre, molti consumatori abituali di vino acquistano anche alternative analcoliche, suggerendo un mercato trasversale da intercettare. Promuovere vini naturalmente a bassa gradazione alcolica, come alcune varietà spagnole e italiane, permeerebbe di allinearsi alle nuove preferenze senza snaturare l’essenza del prodotto.

 

 

Coinvolgere i giovani consumatori: come?

 

Uno dei nodi più complessi riguarda il calo del consumo di vino tra i giovani. L’industria deve ripensare il modo in cui si rivolge alle nuove generazioni: il marketing tradizionale, incentrato su eredità, famiglia e complessità, potrebbe non risuonare con questo specifico gruppo demografico.

 

 

Colangelo e Joseph suggeriscono di integrare il vino in conversazioni più ampie, integrandolo in un vero e proprio “stile di vita” e legandolo ad esperienze come il viaggio, il cibo e la cultura. Un esempio è “Come Over October”, un’iniziativa pensata per rispondere alla crescente popolarità del Dry January. Il progetto invita le persone a ritrovarsi con familiari e amici nel mese di ottobre per condividere un bicchiere di vino e momenti di convivialità. L'iniziativa si basa sull’idea che il vino non sia solo una bevanda da degustare, ma anche un simbolo di generosità, condivisione e socialità.

 

 

Le strategie chiave per diventare un “wine warrior”

 

Per affrontare con successo questi cambiamenti, Colangelo e Joseph propongono tre strategie fondamentali per i professionisti del vino:

 

  • Essere social: Sfruttare i social per coinvolgere i consumatori e condividere esperienze autentiche legate al vino.

 

  • Essere presenti: Costruire relazioni concrete nel mercato, interagendo direttamente con buyer e distributori.

 

  • Essere creativi: Trovare nuove modalità per integrare il vino nella cultura contemporanea, andando oltre le tradizionali degustazioni.

 

 

Il futuro del vino dipende dalla sua capacità di adattarsi, innovare e rimanere connesso alle mutevoli preferenze dei consumatori. Abbracciando l’inclusività, integrando il vino in diversi momenti di vita e rispondendo alle tendenze di mercato, il settore potrà garantire una crescita continua e una rilevanza duratura.

 

 

Robert Joseph

 

Robert Joseph è redattore associato di Meininger’s Wine Business International, che ha contribuito a lanciare nel 2006. Nel 1983, dopo aver vissuto in Borgogna, ha fondato la rivista Wine International, ha creato l'International Wine Challenge ed è diventato wine writer per il Sunday Telegraph. Ha presieduto e lanciato oltre 50 concorsi enologici in Asia, Europa e Regno Unito e ha tenuto lezioni presso il Wine & Spirits Educational Trust, la Borgogna e la Sonoma Wine Business School. Joseph è anche uno dei fondatori di Hugh Kevin & Robert Wines, la cui gamma Le Grand Noir vende oltre 3,8 milioni di bottiglie all'anno in oltre 60 paesi.

 

 

Gino Colangelo

 

Gino Colangelo è il fondatore e presidente di Colangelo & Partners, la principale agenzia di PR e comunicazione specializzata nel vino negli Stati Uniti. È esperto di vino italiano e collabora con aziende come Arnaldo Caprai, Frescobaldi e Ornellaia, oltre che con consorzi come Chianti Classico e Sicilia DOC. La sua agenzia ha creato campagne premiate e supporta i clienti nella gestione del complesso mercato statunitense.

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