Il settore vinicolo sta attraversando una trasformazione epocale: la crescita non sarà più trainata dai volumi, ma dalla capacità di adattarsi a scenari in costante evoluzione.
Durante il wine2wine Business Forum, Carlo Flamini dell’Osservatorio di Unione Italiana Vini, insieme a Marzia Varvaglione, Presidente di AGIVI, e Filippo Polegato, Amministratore Delegato di Astoria Wines, hanno approfondito i trend demografici e di consumo destinati a plasmare il mercato globale nei prossimi anni.
Cambiamenti demografici e nuove abitudini di consumo
Entro il 2040, l’invecchiamento della popolazione in mercati chiave come Italia e Giappone influenzerà profondamente i modelli di consumo, sottolineano gli esperti. Mentre le generazioni più anziane rimarranno fedeli ai vini tradizionali, le nuove generazioni, in particolare la Gen Z, si distinguono per un’attenzione crescente verso valori come la sostenibilità e l’autenticità, sviluppando gusti sempre più diversificati.
Questi consumatori cercano esperienze legate al vino che siano pratiche, emozionali e soprattutto innovative. Per affrontare queste sfide, i produttori devono investire in una comunicazione efficace e coinvolgente. Strumenti come visite in cantina, degustazioni personalizzate e narrazioni che esaltano il legame tra vino, territorio e tradizione possono creare connessioni più profonde con i consumatori, arricchendo l’esperienza complessiva.
L’utilizzo strategico delle piattaforme digitali offre inoltre l’opportunità di raggiungere un pubblico più giovane e globalizzato, attratto da esperienze rapide, autentiche e memorabili.
Mercati globali in trasformazione
I cambiamenti demografici non sono l’unico fattore che sta ridisegnando il panorama vinicolo mondiale. L’immobilità dei consumi in mercati storici come la Cina e la crescente diversificazione dei gusti negli Stati Uniti richiedono un adattamento del metodo di vendita e promozione.
Mentre l’export italiano continua a puntare sui mercati consolidati, nuove opportunità emergono grazie alla crescita della domanda e dell’interesse per vini meno convenzionali
La chiave per il futuro
Il futuro del vino richiede un approccio bilanciato tra tradizione e innovazione. Analizzare i dati di mercato, adattarsi alle nuove preferenze dei consumatori e investire in strategie creative saranno elementi cruciali per garantire la sostenibilità del settore. Solo così il vino italiano potrà continuare a conquistare il mondo e a raccontare la sua straordinaria unicità.
Carlo Flamini
Carlo Flamini è il responsabile dell’Osservatorio del Vino di Unione Italiana vini, piattaforma che analizza mercati internazionali, produzione e commercio dello sfuso. Giornalista in UIV dal 2002, è stato Direttore del Corriere Vinicolo (2010-2018), creando pubblicazioni come "Vino in Cifre" e "Wine by Numbers".
Marzia Varvaglione
Marzia Varvaglione, laureata in Economia e Commercio e DipWSET Livello 3, è alla guida di Varvaglione 1921 dal 2013. Con un piano di marketing innovativo, ha trasformato l'azienda da produttrice di vino sfuso a realtà internazionale con 5 milioni di bottiglie esportate in oltre 70 Paesi. Presidente AGIVI dal 2023, Marzia si distingue per il design e il packaging premiati, tra cui il prestigioso RED DOT.
Filippo Polegato
Filippo, 32 anni, rappresenta la quarta generazione della sua famiglia nel settore vinicolo. Con esperienze tra Australia e USA, oggi è AD di Astoria, dove ha puntato su efficienza produttiva, sostenibilità energetica, crescita internazionale e turismo enogastronomico.