L'Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando molti settori e la wine industry non fa eccezione. Ecco perché il tema principale di wine2wine Business Forum 2024 sarà proprio l’IA e il suo potenziale nel trasformare vari aspetti del mondo del vino. Dalla gestione del vigneto al marketing personalizzato, l'IA offre una vasta gamma di applicazioni, che saranno esplorate attraverso sessioni teoriche e pratiche durante l'evento, con l’obiettivo di aiutare i professionisti a comprendere e adottare queste nuove tecnologie nel loro lavoro quotidiano e creare un equilibrio tra innovazione tecnologica e tradizione. In attesa di lunedì 4 e martedì 5 novembre, appunto le date del prossimo Forum, ne riproponiamo un intervento della scorsa edizione sullo stesso tema.
Secondo Regine Lee MW, l'integrazione dell'IA nel wine business può portare a un notevole aumento dell'efficienza, automatizzando compiti ripetitivi come la previsione della domanda e l’ottimizzazione delle strategie di marketing. Tuttavia, l'IA non è priva di rischi, come la disinformazione e le problematiche legate alla privacy. Lee sottolinea che, nonostante i vantaggi di queste tecnologie, l’intuizione e il giudizio umano rimangono fondamentali per garantire che il vino mantenga il proprio valore artistico e culturale.
IA ed efficienza operativa nel settore vinicolo
L'IA è una svolta per l'industria del vino, che attualmente si trova in una fase di rallentamento a causa del calo dei consumi e dell'aumento dei costi. Le applicazioni pratiche dell'intelligenza artificiale spaziano dall'ottimizzazione della previsione della domanda basata su dati storici alla personalizzazione delle campagne di marketing, automatizzando il tutto in base alle preferenze dei consumatori. Questo permette alle aziende di risparmiare tempo e risorse, concentrandosi invece sulla strategia aziendale e sulla produzione.
Applicazioni pratiche di marketing
Un esempio pratico dell'uso dell’IA sarebbe la sua integrazione nel marketing digitale, dove può creare contenuti personalizzati in modo rapido ed efficiente. I chat bot potenziati dall'IA migliorano anche il modo in cui un'azienda comunica con i suoi clienti, rispondendo immediatamente a domande e dubbi. Questo riduce il carico di lavoro e approfondisce l'interazione tra il marchio e i consumatori. Tuttavia, anche con l'uso dell'intelligenza artificiale, deve esserci una supervisione umana per evitare risultati distorti o ingannevoli.
Rischi e considerazioni etiche
L'IA comporta anche rischi, come la creazione di contenuti che possono sembrare autentici ma che in realtà non lo sono. Regine Lee sottolinea l'importanza di garantire che tutte le informazioni prodotte dall'IA siano corrette, così che il brand non sia compromesso da dati distorti o falsificati. Gli specialisti devono essere inoltre attenti nella gestione dei dati e dei contenuti per salvaguardare l'originalità del marchio e la protezione dei dati personali per evitare violazioni della privacy.
Il futuro dell'IA nel settore vinicolo
Infine, per Lee, la tecnologia deve andare di pari passo con l'arte della vinificazione. Se l'IA può semplificare e automatizzare parte del lavoro ripetitivo, la vinificazione rimane un'arte intrinsecamente legata all'intuizione e alla creatività umana. I processi, le esperienze individuali e la passione che i produttori infondono nel loro lavoro non possono essere replicati digitalmente. Infine, Regine Lee suggerisce che dovremmo considerare l'IA come uno strumento prezioso da utilizzare con giudizio e rispetto per il contributo umano. Mantenere un equilibrio tra innovazione tecnologica e tradizione sarà la chiave per preservare la grande eredità del vino, insieme alle opportunità moderne che l'intelligenza artificiale offre.
Ricordiamo che è ancora possibile acquistare online i biglietti per l’edizione 2024 di wine2wine Business Forum e che il programma, l’elenco dei relatori e i dettagli circa il nuovo format introdotto quest’anno sono consultabili sul sito dell’evento.
Regine Lee MW
Regine Lee MW, ex consulente di management, è entrata nel settore vinicolo nel 2010 e attualmente risiede nel Regno Unito. Ha lavorato per il Wine & Spirit Education Trust (WSET) e Liberty Wines, ed è attualmente Amministratrice Delegata di Indigo Wine, un importatore e distributore britannico di vini artigianali. Ha competenze in strategia commerciale, operations, change management, vendite, formazione e acquisti. Ha inoltre svolto una vendemmia presso la Jordan Wine Estate in Sudafrica e, nel 2015, ha fondato Women in Wine London, un network commerciale con 600 membri. È stata premiata con il “Future 50” di IWSC/WSET e candidata per il premio “Outstanding Alumni” di WSET.