Negli ultimi anni, il concetto di sostenibilità in viticoltura si è tradizionalmente focalizzato sulle tecniche agricole. Tuttavia, è ormai evidente come anche il packaging giochi un ruolo cruciale nella riduzione dell'impatto ambientale complessivo. La responsabilità dei produttori di vino non si limita più soltanto alla qualità del prodotto finale, ma si estende a una gestione consapevole delle risorse e alla riduzione degli sprechi.
Abbiamo parlato di questo tema, e in particolare dell’importanza di un packaging sostenibile nella riduzione delle emissioni di carbonio, con Walter Massa, viticoltore di quarta generazione e pioniere delle pratiche sostenibili, Emanuele Sansone, direttore di Guala Closures, e il sommelier Luca Dal Lago: ne proponiamo qui la registrazione e alcuni punti chiave.
Il futuro del packaging del vino: bottiglie leggere e tappi a vite
Le preferenze dei consumatori si stanno gradualmente orientando verso soluzioni di packaging più sostenibili, con i tappi a vite che stanno diventando una valida alternativa al tradizionale tappo in sughero. Pur rimanendo quest'ultimo un simbolo di autenticità e tradizione, i tappi a vite stanno guadagnando popolarità per la loro praticità, facilità d’uso e capacità di preservare il vino in modo ottimale.
Un'altra innovazione significativa è rappresentata dall'uso di bottiglie più leggere, che riducono l'impatto ambientale grazie alla minore quantità di energia necessaria per produrle e trasportarle. Questo cambiamento non solo migliora la sostenibilità lungo tutta la catena di fornitura del vino, ma lo fa senza compromettere la qualità del prodotto.
Percezioni dei consumatori e narrazione del vino
La sostenibilità è un valore sempre più apprezzato dai consumatori, in particolare nel settore della ristorazione di alto livello, dove l'attenzione alla provenienza e alla responsabilità ambientale dei prodotti è particolarmente rilevante. Tuttavia, alcune resistenze rimangono: il rituale di aprire una bottiglia di vino con un tappo di sughero è ancora percepito come parte integrante dell’esperienza.
Per superare queste resistenze, è cruciale educare i consumatori sui vantaggi delle chiusure alternative, come i tappi a vite. Una narrazione efficace, che sottolinei i benefici ambientali di queste soluzioni, può non solo migliorare l'esperienza del consumatore, ma anche accrescere il valore percepito del vino, favorendo così un cambiamento culturale verso una maggiore sostenibilità.
Walter Massa
Walter Massa, contadino ed enologo di quarta generazione nonché padre della rinascita del vitigno timorasso, è anche un pioniere etico nella viticoltura. Sostenitore della "contaminazione" di pensiero per affrontare i cambiamenti climatici, è attivo in consorzi di tutela e FIVI. Promotore del gruppo "Gli Svitati", ha innovato l'uso del tappo a vite per i vini bianchi.
Emanuele Sansone
Emanuele Sansone, Direttore Generale della Business Unit Italia di Guala Closures Group, vanta una carriera ricca di esperienza in R&D, operations e vendite. Attualmente ricopre anche il ruolo di Direttore Commerciale Italia, promuovendo eventi formativi sui prodotti dell'azienda. Con un background umanistico e tecnico, si definisce un "ingegnere umanista," integrando valori etici e una visione del futuro.
Luca Dal Lago
Luca Dal Lago, nato nel 1980, ha iniziato a lavorare nel ristorante di famiglia a soli 16 anni, occupandosi di pane, menù e servizio di sala. Dopo il diploma in Chimica Industriale, ha ottenuto il titolo di sommelier nel 2005 e ha seguito una specializzazione di sala alla scuola Alma. Oggi è maître e sommelier, con il futuro ruolo di titolare, e si occupa della selezione dei vini tramite fiere, degustazioni e visite in cantina.